Di seguito il comunicato diffuso dai segretari generali della Cisl Scuola e della Cisl Funzione Pubblica in merito alle annunciate misure sulla previdenza dei pubblici dipendenti. La CISL protesterà il 1° settembre davanti al Senato chiedendo il ritiro dei provvedimenti.
L’ipotesi di escludere dal computo dell’anzianità previdenziale i periodi riscattati è a dir poco sconcertante: si interviene su scelte già fatte, per le quali si sono pagati anche costi non indifferenti, sconvolgendo le attese di quanti vedono allungarsi i tempi di uscita dal lavoro.  Tale operazione si tradurrebbe per buona parte dei lavoratori pubblici e per moltissimi lavoratori della scuola in un’ennesima penalizzazione. Di fronte a disposizioni la cui legittimità è peraltro assai dubbia, ci chiediamo quale sia la logica che le informa, se non quella di un perdurante attacco al lavoro pubblico, per il quale evidentemente non vale il richiamo ai diritti acquisiti, solennemente invocati per fare salvi i vitalizi dei parlamentari.
Attendiamo di conoscere come saranno formulate le ipotesi emendative su cui si sarebbe trovata l’intesa nell’ambito della maggioranza: in ogni caso riteniamo inaccettabile, e lo contrasteremo con forza, ogni intervento che scarichi in modo così pesante e discriminatorio sui lavoratori pubblici e della scuola i costi della manovra.

Segnaliamo anche il volantino diffuso oggi dalla CISL ligure.

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