Lo facciamo, però, mantenendo ben chiara la distinzione tra la sfera dell’azione politica e quella dell’agire sindacale. Ce lo impongono la nostra cultura e la nostra identità di sindacato pluralista e autonomo, abituato a confrontarsi in modo chiaro e netto con qualunque Governo, senza mai confondere il suo ruolo con quello di una parte politica.
Appartiene alla libera determinazione di ogni nostro iscritto aderire a iniziative di cui senta di condividere motivazioni e finalità: è un diritto che mai potrà essere messo in discussione.
Convinta da sempre che la scuola sia un bene comune che appartiene all’intero Paese, la CISL Scuola, mentre chiede al Governo concreti segnali di una svolta sulle politiche scolastiche, richiama tutti i soggetti politici, ma anche quelli sociali, professionali e il mondo della cultura, a fare dell’istruzione e della formazione l’oggetto di un approfondito confronto di merito e non solo di una polemica condotta a colpi di facili slogan; di questo ha bisogno la scuola, non di arroccamenti pretestuosi o di sterili contrapposizioni.
Roma, 11 marzo 2011
Francesco Scrima, segretario generale CISL SCUOLA
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