Lo spostamento al 31 agosto 2012, anziché al 31 dicembre 2011, del termine cui fare riferimento, nella scuola, per la maturazione dei pregressi requisiti di accesso alla pensione è un atto di giustizia per lavoratori che da sempre, a differenza di tutti gli altri dipendenti, possono lasciare il servizio solo col 1° settembre“. Così dichiara Francesco Scrima, segretario generale della Cisl Scuola.

Dopo la bocciatura dell’emendamento al “mille proroghe” che avrebbe consentito tale spostamento, la via maestra è rimediare con urgenza sul piano legislativo – prosegue Scrima – Crediamo che l’iniziativa politica debba essere assunta direttamente dal Governo, visto che aveva condiviso le finalità  dell’emendamento accogliendo sulla questione un apposito ordine del giorno. La CISL Scuola, che insieme alla Confederazione da tempo rivendica la soluzione di questo problema, ritiene che il voto con cui si è impedito di rimuovere una palese discriminazione sia atto grave di insensibilità e irresponsabilità“. 

Chiediamo con forza – conclude Scrima – una soluzione che valga per tutti, con un intervento di legge che appare opportuno e doveroso: diversamente, non esiteremo ad assumere ogni necessaria iniziativa di tutela degli interessati anche sul piano legale, per l’evidente disparità di trattamento che i lavoratori della scuola si trovano a subire”.  

Roma, 22 febbraio 2012

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