Sta diventando difficile, in questo Paese, esprimere un punto di vista senza correre il rischio di finire arruolati in una delle opposte tifoserie che si fronteggiano, nelle sedi più svariate, a colpi di reciproche scomuniche, con toni e modi al cui confronto i moti risorgimentali assomigliano a pacati e sommessi scambi di pareri.

Ma veniamo al dunque: che fare il 17 marzo? Per noi la risposta è semplice, si tratta di una festa, di una festa di grande significato e valore e come tale deve essere celebrata dal Paese e dalla scuola.

Riesce davvero difficile immaginare come si possa vivere come festiva una giornata segnata dai consueti impegni lavorativi o di studio.

Il fatto poi che quest’anno cadano di domenica diverse festività normalmente infrasettimanali dovrebbe rendere ancor meno problematica la decisione di riservare alla celebrazione del 150° anniversario dell’unità d’Italia il giusto rilievo che la sospensione delle attività ordinarie può conferire.

Roma, 10 febbraio 2011

Francesco Scrima,  Segretario Generale CISL Scuola

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