Migliaia di docenti precari che annualmente contribuiscono a garantire il regolare svolgimento dell’attività scolastica sono rimasti esclusi dal riconoscimento di questo supporto economico finalizzato ad agevolare l’aggiornamento e la formazione professionale.
Con una pronuncia resa su un ricorso proposto da un gruppo di docenti precari di religione cattolica (ma il principio è di portata generale e quindi estensibile a tutto il personale docente precario) il Consiglio di Stato ha tuttavia ritenuto illegittimo escludere detta categoria di personale dall’erogazione della Carta elettronica.
Il mancato riconoscimento da parte del Ministero di queste risorse utili alla formazione del personale precario ci spinge a esercitare una necessaria azione legale innanzi al Giudice del lavoro per rivendicare il diritto a tale corresponsione per tutti gli anni di servizio prestati con contratto a tempo determinato a partire dal 2015, con la possibilità per ciascun docente di recuperare almeno 2500 euro se si è prestato servizio negli ultimi 5 anni.
Modalità e tempistiche del ricorso.
Gli interessati potranno contattarci inviandoci una mail che dovrà avere per oggetto: RICORSO CARD DOCENTE.
Sarà necessario inoltre esplicitare nel testo il proprio nominativo, un recapito telefonico e precisare se si è iscritti alla Cisl Scuola.
Sarete ricontattati per ricevere tutte le indicazioni e la documentazione necessaria ad interrompere i termini di prescrizione per poi procedere con l’azione legale.
Sotto gli indirizzi email delle segreterie territoriali cui scrivere in base alla propria sede di servizio:
GENOVA cislscuola.genova.tigullio@cisl.it
LA SPEZIA cislscuola_spezia@cisl.it
SAVONA e IMPERIA cislscuola.imperiasavona@cisl.it