Sono disponibili da qualche giorno, sul Portale Stipendi P.A., i cedolini del mese di gennaio 2011. Segnaliamo anzitutto alcune modifiche di formato: il cedolino viene infatti compilato su due fogli, il primo dei quali riporta i dati che illustrano la posizione giurifico-economica, gli estremi di pagamento e i dati riepilogativi della retribuzione; il secondo contiene invece la descrizione in dettaglio di tutte le voci retributive (competenze e ritenute); può essere eventualmente presente un terzo foglio, qualora siano effettuate ritenute diverse da quelle ordinariamente previste, che in tale foglio trovano puntuale descrizione.
Come si potrà finalmente verificare “al di là di ogni ragionevole (o strumentale) dubbio”, con lo stipendio di gennaio vengono messi regolarmente in pagamento gli scatti maturati alla data del 31 dicembre 2010, come già era avvenuto per quelli erogati nei mesi precedenti, anch’essi in parte maturati nel corso di un anno la cui efficacia ai fini del conseguimento del diritto alle progressioni di carriera era venuta meno per effetto di quanto disposto dalla “manovra” sull’emergenza economico finanziaria del giugno scorso (DL 78/2010), che aveva in tal senso “sterilizzato” il triennio 2010, 2011, 2012.
Col decreto interministeriale 14 gennaio 2011, n.3, attuativo di un’intesa fortemente voluta dalla CISL Scuola, si comincia col recuperare la piena validità dell’anno 2010 “ai fini della maturazione delle posizioni di carriera e stipendiali e dei relativi incrementi economici“, riducendo quindi da tre a due gli anni “sterilizzati” dal citato dl 78. Si dovrà ora fare la stessa operazione anche per gli anni successivi, come espressamente indicato nel decreto all’art. 4; ciò in quanto il recupero avviene utilizzando le economie realizzate anno per anno, che devono essere opportunamente certificate prima di poterne disporre l’uso.
Di tale modalità abbiamo sempre dato conto con estrema chiarezza e senza alcuna reticenza, spiegando perché non era possibile ottenere in modo diverso un risultato che si è costretti a conseguire necessariamente per gradi. Non è tuttavia una “scommessa al buio”, dato che si fa riferimento a previsioni ampiamente attendibili, perché legate in gran parte a interventi sugli organici nel frattempo già realizzati. E’ chiaro che la progressiva attuazione dell’intesa su cui è costruito il decreto interministeriale 3/2011 costituisce fin d’ora un obiettivo prioritario nell’agenda dei nostri impegni.
Un’attenzione particolare va posta sulle variazioni che, da questo mese, si riscontreranno nei cedolini laddove essi riportano la scadenza che segna il passaggio alla successiva posizione stipendiale. Tale scadenza, qualora non fosse intervenuta alcuna intesa col Governo, si sarebbe “allungata” di tre anni: l’incremento, invece, è di due anni (chi ad esempio a dicembre aveva come propria scadenza il mese di dicembre 2015, troverà che la stessa è ora diventata dicembre 2017). Nel momento in cui, dando applicazione all’art. 4 del decreto, si recupererà la validità – ai fini della progressione di carriera – anche dell’anno 2011, si renderà necessario correggere nuovamente l’indicazione delle scadenze, riducendole di un anno; recuperato il 2012, si ripristineranno per tutti le scadenze originarie.
Le segreterie territoriali della CISL Scuola sono a disposizione per fornire ulteriori chiarimenti su situazioni specifiche che potranno essere segnalate dagli interessati.
A seguito del diffondersi di note allarmistiche, spesso fondate su una evidente distorsione dei fatti, i segretari generali della CISL Scuola, della UIL Scuola e dello SNALS Confsal hanno diffuso l’allegata nota unitaria
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