Un profondo disagio segna l’avvio dell’attività nelle scuole, come e più dell’anno scorso.
Non era difficile prevederlo, e la CISL Scuola lo va ripetendo da due anni: il piano triennale di tagli,
così pesante nella sua consistenza, non poteva essere sopportato senza danni dal sistema
scolastico.
Non si è dato ascolto nemmeno alla ragionevole richiesta, da noi avanzata più volte, di legare di
più la scansione dei tagli al numero dei pensionamenti, per contenere al minimo la perdita del
posto di lavoro da parte dei precari.
Al dramma di chi resta senza lavoro occorre dare immediate risposte, come lo sono le misure
messe a punto lo scorso anno per garantire qualche tutela economica e giuridica e la cui
riconferma abbiamo voluto e sostenuto.
In generale, si riscontra la crescente difficoltà delle scuole a rendere un servizio di qualità, data la
crescente gravosità, sul piano individuale e collegiale, delle condizioni di lavoro.
E’ inevitabile che tutto ciò condizioni pesantemente, e in negativo, l’avvio di riforme da tempo
necessarie, ma piegate in modo prevalente alle esigenze di un contenimento della spesa talmente
indiscriminato da veder coinvolte in una pesante riduzione dei “quadri orario” anche le classi non
interessate al nuovo ordinamento.
Alla denuncia puntuale e reiterata dei guasti che si andavano producendo, la CISL Scuola ha
sempre fatto seguire, in questi anni difficili, un forte impegno per rivendicare spazi di confronto e di
negoziato che permettessero di dare le risposte possibili alle tante criticità emergenti, ritenendo
insufficiente e improduttiva una conflittualità più di immagine che di sostanza.
I risultati che la nostra azione ha reso possibili, per quanto modesti sono infinitamente superiori al
nulla prodotto da un agitazionismo per lo più sterile e inconcludente, se non sul piano dell’effimero
successo mediatico.
Tra questi includiamo l’immissione in ruolo di 16.500 lavoratori, pur in presenza di una pesante
emergenza che ha imposto un generale blocco del turn over, e l’intesa raggiunta con il ministro
dell’economia per il pagamento degli scatti di anzianità.
Al ministro dell’Istruzione, che ha confermato i termini dell’intesa nell’incontro con i sindacati del 4
agosto scorso, ricordiamo che in quell’occasione ha assunto anche il preciso impegno di emanare
in tempi brevi il decreto con cui a quell’intesa si dovrà dare attuazione. Rinnoviamo la richiesta di
un’urgente convocazione per il prescritto confronto preventivo. Il resto sono parole in libertà, così
come lo sono quelle di chi straparla di “intese truffaldine”, pronto come al solito a beneficiare dei
risultati altrui, come avvenuto anche per il secondo biennio contrattuale, a suo tempo
disinvoltamente definito “contratto bidone”.
Sul versante degli organici, continua l’azione della CISL Scuola a sostegno delle richieste che
diverse direzioni regionali hanno avanzato nei giorni scorsi per fronteggiare situazioni di particolare
e insostenibile emergenza. Lo faremo anche nel corso dell’incontro che sulla materia è stato già
convocato al MIUR per il prossimo 17 settembre.
Roma, 13 settembre 2010

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